Chiuso per ristrutturazione

6 novembre, 2010 by

Dopo l’addio di CanaMan è l’ultima volta che accendiamo il pc da questa casa, anzi da questacasanonèunalbergo. La casa chiude, cambia padrone. Ci trasferiamo. Ma portiamo con noi, in valigia, nei cartoni dove abbiamo affastellato la nostra vita romana, i ricordi di questa vita e di questi anni. I ricordi di tutti gli amici che sono passati, spariti, tornati.  E di quelli che ci sono sempre, anche stasera, anche adesso. Nella nostra nuova casa portiamo con noi lo spirito di questacasa. Non sarà la stessa cosa. O forse sì.

Ci porteremo le lunghe notti alla nicotina, riuniti intorno a un tavolo a discutere del mondo che gira, del tempo che passa e di questa italietta, sempre più spenta e meno nostra. Le lunghe notti riscaldate dal cafféguglielmo di mukka, raggomitolati come amanti infreddoliti attorno all’amarodelcapo coccolato da br4d, a discettare di dolci speranze, di sogni perduti e di pensieri perdenti. Ci porteremo il solito saluto del portiere w4lls, che a mezzanotte come Cenerentola ci dice che è tardi, che bisogna pensare al mattino dopo, che ci riporta coi piedi per terra.

Le chiavi di questacasa virtuale le lasciamo a stanley, l’amico più fidato, quello che ci viene a trovare sempre. A lui affidiamo i nostri pensieri, sicuri che la successione farà di questo posto, una casa più bella, più viva, più accogliente. Verremo a trovarlo, verrete a trovarlo. E quando uscite, non dimenticate la bomboniera…

Buon viaggio.

SUDAFRICA 2010

8 luglio, 2010 by

I Mondiali di calcio 2010 come una parabola di vita. Quattro anni fa eravamo Campioni del mondo, oggi non siamo nessuno. Eppure le facce, più o meno, erano sempre quelle. Si conoscevano un po’ tutti, ma non c’è voglia di soffrire più, né di condividere, né tantomeno di abbracciarsi. Quattro anni prima tensioni sudatissime, urla liberatorie, incontri di corpi illogici. Tutti per uno. Poche facce nuove, timide alcune, spregiudicate altre. I timidi non aggiungono nulla ad un quadro mediocre. Gli spregiudicati credono sia il loro anno, il loro mondiale, e penetrano sulla fascia in maniera invadente: qualche applauso per qualche giocata, pochi momenti di luce in mezzo alla bonaccia dei senatori in campo, ma sostanzialmente inconcludenti ai fini prefissati. Era evidente che così non si sarebbe andati troppo lontani: e forse è stato meglio uscire subito, per anestetizzare il dolore. Il condottiero di sempre questa volta ha fallito, ha presunto di saper gestire un gruppo troppo eterogeneo, ha preteso di riproporre un miracolo cambiando l’ordine dei fattori. Si è assunto questa responsabilità, poi è andato in vacanza. Con la buonuscita. Quattro anni fa eravamo un blocco granitico di Campioni del mondo, al di là di ogni spiffero esterno. Quattro anni dopo non c’è quasi più nulla, né il gruppo né la Coppa del mondo. Tra quattro anni ancora, forse, ci sarà solo il ricordo di quando eravamo Campioni. Tutti. Campionati del mondo, pallone, una parabola della nostra vita recente.

stanley

Buon compleanno tuttoilcalciominutoperminuto

10 gennaio, 2010 by

Da 50 anni fiore all’occhiello del servizio pubblico radio-televisivo…

Un [insolito] augurio di Buone Feste!

23 dicembre, 2009 by